Come definire il nostro viaggio da Berlino a Copenaghen il 17 agosto? Direi rocambolesco, ma ora mi spiego…
La mattina, lasciando Berlino, ci siamo diretti alla stazione di Berlino Hbf con un tram comodo e veloce. Il viaggio fino ad Hamburg Hbf è stato breve e indolore, durando dalle 10:38 alle 12:21. Tuttavia, i veri problemi sono iniziati una volta arrivati ad Amburgo. Prima o poi doveva succedere, tutto era andato troppo bene fino a quel momento.
Il nostro treno delle 12:35 era stato soppresso. Senza sapere cosa fare, ci siamo diretti al centro assistenza, dove ci hanno informato, in maniera piuttosto scortese e sbrigativa, che avremmo dovuto prendere il treno successivo, perdendo le prenotazioni dei posti che avevamo pagato. Abbiamo fatto richiesta per un rimborso, che non è mai arrivato.
Aspettando il treno, ci siamo resi conto che la situazione era ancora più complicata. Le persone dei treni precedenti e di quello delle 12:53 aspettavano tutti lo stesso treno, il che significava che non ci sarebbero stati posti a sedere liberi. Nonostante ciò, siamo riusciti a trovare posto in prima classe, dove tecnicamente non avremmo dovuto sederci. Questa decisione non è stata vista di buon occhio dai controllori tedeschi, che ci hanno costretto a rimanere in piedi, nonostante i posti liberi accanto a noi. La situazione ha creato non pochi problemi, scatenando lamentele e discussioni con i controllori.
Fortunatamente, i controllori danesi, arrivati dopo un rigoroso controllo doganale per entrare in Danimarca, hanno mostrato più comprensione. Ci hanno permesso di sederci nei posti vuoti anche in prima classe. Da quel momento in poi, il viaggio è proseguito tranquillamente, attraversando addirittura il mare in treno, un’esperienza davvero suggestiva.
Nonostante disagi e ritardi, siamo arrivati a Copenaghen alle 18:15, con 45 minuti di ritardo sull’orario previsto. E dopo soli 30 minuti di camminata, siamo arrivati al nostro ostello, il Globalhagen Hostel. L’ostello era accogliente, situato in una strada vivace piena di bar e giovani. All’interno, c’era una zona comune dove si tenevano concertini e open mic. Le stanze erano nella norma, la cucina ben attrezzata, ma i bagni lasciavano a desiderare. Delle docce, solo una funzionava e senza luce, costringendoci a usare il telefono come torcia durante la doccia, una situazione alquanto comica.
Dopo una cena rilassante per riprenderci dal viaggio, abbiamo deciso di fare una passeggiata verso The King’s New Square, esplorando anche le zone vicine all’ostello. La piazza era incantevole, e la passeggiata lungo la via dei ristoranti, che costeggia un canale, ci ha condotto fino a Ophelia Beach. Lì, abbiamo assistito alla spettacolare vista di Copenaghen di sera, con le luci che illuminavano la città. Dopo un viaggio così complesso, quella vista era proprio ciò di cui avevamo bisogno per rilassarci e realizzare di essere arrivati nella bellissima Copenaghen.
Gabriel Betti