Dopo aver lasciato Copenaghen alle spalle, un viaggio che potete rivivere nel dettaglio nel nostro precedente articolo, ci siamo avventurati verso Rotterdam. Devo ammetterlo, questo tratto del nostro viaggio è stato il più sfidante fino ad ora.
La nostra partenza da Copenaghen è stata all’insegna dell’alba, con il treno delle 5:30 del mattino che ci aspettava a 30 minuti di cammino dal nostro ostello. Immaginateci: sveglia prima dell’alba, alle 4:30, per evitare corse dell’ultimo minuto, impacchettare in fretta e una colazione ingoiata quasi al volo prima di dirigerci verso la stazione.
Il primo scoglio da superare è stata Amburgo, una stazione che ci aveva già dato filo da torcere all’andata. Come previsto, non si è smentita: arrivati lì, abbiamo scoperto la cancellazione del nostro treno, proprio come era successo precedentemente. Invece di salire sul treno per Osnabrück delle 10:45, siamo stati reindirizzati su quello delle 11:45. E lì, tra un sospiro e l’altro, abbiamo dovuto rivedere tutto il nostro itinerario al volo.
Con il nuovo piano in tasca e un treno in ritardo (per non perdere la tradizione), ci siamo diretti verso Osnabrück. Da lì, una corsa contro il tempo ci ha visti protagonisti per riuscire a prendere il nostro terzo treno della giornata, quello per Amsterdam, dove ci attendeva un viaggio piuttosto… interessante. Immaginate un treno strapieno, senza posti a sedere garantiti, e i pochi disponibili vecchi, sporchi e danneggiati. Persone che dormivano appoggiate alle bici come se fossero letti, e tutto questo per tre lunghe ore.
Arrivati ad Amsterdam più stanchi che mai, abbiamo dovuto correre di nuovo a causa di un ulteriore ritardo per prendere l’ultimo treno verso Rotterdam. Quasi non credevamo di essere finalmente arrivati.
Rotterdam ci ha accolti con un panorama sorprendente, molto diverso da quello che ci si aspetta di solito. La città si è rivelata un gioiello di modernità, con i suoi grattacieli e palazzi ultramoderni, interspersi da zone verdi e acquatiche che creano un’atmosfera unica, perfetta per esplorazioni a piedi o in bicicletta.
Il nostro primo passo, seguendo la tradizione, è stato dirigerci verso l’ostello, che con grande gioia abbiamo scoperto essere situato nel cuore della vita notturna della città, un quartiere pulsante di locali affollati di studenti universitari. Dopo un viaggio così lungo e avventuroso, nulla poteva essere più invitante della prospettiva di una birra locale in uno dei bar del quartiere, brindando a una nuova città da esplorare.