Organizzi un long weekend in Sicilia e scopri che le previsioni meteo non sono un granchè, niente panico, le infinite sfumature dell’isola, i paesaggi mozzafiato, le emergenze storico archeologiche ed artistiche, i paesini incantati che si affacciano sul mare o che il mare lo dominano, ti incanteranno con qualsiasi tempo.
Quest’anno abbiamo scelto di visitare la Sicilia orientale, siamo quindi arrivati all’aeroporto di Trapani e abbiamo scelto come base un delizioso Bed & Breakfast a due passi dal Centro Storico di Marsala.
Il nostro tour è iniziato il venerdì da San Vito lo Capo, deliziosa cittadina balneare famosa per l’”International Cous Cous Fest – Festival per l’integrazione culturale”, che si tiene ogni anno a settembre, ma anche per essere la porta d’ingresso per visitare la Riserva Naturale dello Zingaro.
Una passeggiata di sette chilometri fino da San Vito lo Capo a Castellammare del Golfo, nella natura incontaminata in un saliscendi di costa, tra il verde della vegetazione e le trasparenze azzurro bianco delle calette.
La Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, prima riserva naturale della Sicilia, è una delle pochissime a non avere una strada litoranea, nonostante ne fosse stata prevista una. L’impetuosità della sua bellezza e la volontà di quanti si sono battuti per mantenerla integra e selvaggia, hanno permesso la sospensione dei lavori e la revoca del finanziamento. Lo Zingaro, come viene affettuosamente chiamata, è anche opera dell’amore della sua gente e dell’amore di coloro che visitandola rispettano le sue leggi.
Il percorso può essere iniziato sia da San Vito Lo Capo sia da Castellammare del Golfo e se non riuscirete a programmare l’intera escursione, (circa 4 ore in tutto), poco importa, perché gli scorci straordinari sono ad ogni passo. Roccia e mare. Pietra ed acqua. Gli elementi che incontrandosi danno vita ad un mix di colori intensi e tenui al contempo. Le calette verdi-blu e bianche di ciottoli e la terra rossa così intrinsecamente legata al mare.
Le calette, refrigerio nei giorni d’estate, si rincorrono lungo tutto il percorso: la Tonnarella dell’Uzzo, la Cala dell’Uzzo e Cala Marinella, Cala Berretta, Cala della Disa, Cala del Varo e Cala Capreria. Il paesaggio subacqueo è vario in forme e colori. Nei fondali, si muovono alghe brune e animali dall’aspetto floreale: anemoni, rose di mare e madrepore. Numerose le grotte sommerse e i cunicoli, come la Grotta del Colombaccio che si allarga in un’ampia camera di 30 metri, e ancora, la Grotta della Corvina, la Grotta della Capreria, la Grotta della Mustia e della Ficarella. Un vero paradiso da esplorare per gli appassionati di snorkeling.
Lo Zingaro non è solo mare ma, anche nelle stagioni più miti, è un luogo caro ad escursionisti, appassionati di trekking e camminate. Tra cespugli e sentieri, oltre ad abitati rurali, troverete ben cinque piccoli Musei da visitare: il Museo delle Attività marinare, della Civiltà contadina, dell’Intreccio, della Manna e il Museo naturalistico. Soste ideali in autunno o in primavera. Luoghi di una memoria antica e custodi del patrimonio locale.
A poca distanza dalla Riserva si innalza Monte Cofano, imponente e maestoso, custode isolato di tanta bellezza.
A malincuore abbiamo lasciato quel piccolo angolo di Paradiso, alla seconda caletta ci siamo dovuti arrendere alla pioggia che inizialmente debole e discontinua, è diventata potente.
Qualche bella foto però siamo riusciti a strapparla al mal tempo per immortalare i colori che ci rimarranno nel cuore insieme alla voglia di visitare la Riserva con un tempo migliore.
Rientrati a Marsala, grazie al cessare della pioggia ci siamo dedicati alla visita del delizioso centro storico, ricco di meravigliosi palazzi e viuzze caratteristiche. Marsala, famosa per lo sbarco dei mille di Garibaldi, è un concentrato di storia, con un centro storico dalle influenze arabe, che sorge sulle rovine delle antiche città puniche di Lilibeo. È la città del vino, dove si produce l’omonimo Marsala ed è anche una città di mare, con spiagge bellissime e mare azzurro, tra le più belle da vedere nel versante occidentale dell’isola. Un tempo Marsala era protetta da una cinta muraria e aveva diverse porte d’ingresso, ancora visibili sono Porta Garibaldi e Porta Nuova. Per goderla appieno passeggiate per il corso ammirando gli incredibili edifici liberty e i palazzi in pietra, fino a raggiungere piazzetta Purgatorio dove vale la pena visitare la suggestiva chiesa. Non perdete una visita alla Piazza dell’Addolorata dove troverete il bellissimo palazzo comunale dalle forti influenze arabe, che un tempo era parte del complesso militare spagnolo.
A completamento di una bella giornata, la cena si è rivelata al di sopra delle aspettative. Il piccolo ma curato locale “La Marinara ristorante e pescheria”, ci ha avvolti nei sapori tipici della Sicilia sposando tradizione e innovazione. I tre giovani e intraprendenti proprietari accolgono i clienti con cortesia, professionalità ed allegria.
Gabriel Betti